Nato in Istria (austro-ungarica per i suoi genitori, italiana alla sua nascita, a lungo jugoslava, oggi slovena) da un generale italiano comandante di squadriglia e figlio di un ufficiale imperiale che gli trasmette l’amore per il volo, fin da bambino “costruisce” (ben prima di laurearsi in Architettura a Napoli, dove sposa una compagna d’università) la propria personalità, respirando quell’atmosfera culturale, civile e spirituale che poi trasferisce nelle sue illustrazioni e nei suoi fumetti.
A cavallo dei suoi viaggi di lavoro in Medio Oriente e in Africa settentrionale, incontra due colpi di stato finché (un mese prima di diventare Architetto della Casa Reale di Tripoli), la presa di potere del colonnello Gheddafi lo costringe a rimpatriare, decidendo di mettere a frutto il suo talento visivo e narrativo per agenzie di pubblicità e su riviste purtroppo oggi scomparse nella quasi totalità.
In pochi anni il Nostro riscuote un immediato successo internazionale (che dura tuttora), con serie e romanzi a fumetti (oggi ribattezzati “graphic novel” dal marketing e dalla solita esterofilia italiota) che gli procurano riconoscimenti prestigiosi e l’attenzione del pubblico europeo e statunitense. Sul web trovate una striminzita voce di Wikipedia, una più dettagliata su Slumberland, una non banale su Lambiek e una ben più reticente alla Fondazione Fossati. Da notare uno spazio istrano, oltre alla prefazione di Claudio Bertieri per un volume del 1981 e un’intervista su Alter Alter l’anno dopo. Si trova perfino un'intera storia del 1975 e un omaggio a Dino Battaglia del 1981, oltre al sito ufficiale dei premi a lui intitolati dopo il maledetto infarto che una maledetta mattinata di settembre ce l’ha portato via.
Su di lui l’autore di questo blog ha scritto un lungo articolo su Glamazonia con tanto di super-cronologia, arricchendo poi le informazioni nel catalogo di una splendida mostra napoletana nel 2008 (scandalosamente l’unica dai tempi della lucchese del 1992).
Per il ventennale della scomparsa dell’autore più amato nella mia adolescenza (non a caso scelto per aprire il nuovo anno), ho collaborato con Vincenzo Mollica a un ulteriore repertorio di illustrazioni micheluzziane apparso grazie a Santo Alligo lo scorso novembre. Si tratta di una ghiotta anteprima in vista della mostra in programma alla Little Nemo Art Gallery di via Ozanam 7 (int. Cortile) di Torino che si apre il prossimo 21 gennaio e dura fino al 19 febbraio. Sarà un’occasione davvero imperdibile per ammirare nella loro smagliante bellezza numerose tavole originali, oltre che – se vorrete essere dei nostri – incontrare “dal vero” il vostro umile cronista senza uno schermo virtuale...
3 commenti:
Questo blog e' un'autentica sorpresa, Loris. Un'ottima iniziativa, spero di poter leggere i vari interventi nei prossimi giorni.
un caro saluto, mario di fumettomania.net
Ho appena scoperto questo blog: interessantissimo!!
E poi grazie per questo post: lo dico sia da lettore che da disegnatore che ha costruito il proprio stile di disegno leggendo, studiando, smontando e rimontando proprio i fumetti di Micheluzzi.
Matteo
E' incredibile come la comunciazione digitale stia rivalutando dei mezzi di espressione efficaci quanto d'altri tempi: vignette, infografiche e fumetti sono sempre più utilizzati sul Web per la loro immediatezza di comunicazione così come altre espressività illustrative come quelle del grande maestro qui raffigurate...
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