venerdì 22 aprile 2011

Barbara Jelenkovich (1961)

Diplomata all’Istituto Statale d’Arte a Trieste e all’Accademia di Belle Arti a Venezia, in poco più di 25 anni ha ormai illustrato quasi un centinaio di libri per ragazzi (tradotti in una ventina di lingue) tra cui alcuni davvero sorprendenti per effetti pop-up, tattili e addirittura luminosi.

Suo figlio è da sempre il modello per tutti i suoi bambini disegnati (“ma mio marito fa uno dei mestieri più amati dai bambini di tutto il mondo, il Comandante dei Vigili del Fuoco”, il che spiega anche la copertina del 2007 qui accanto...) e ha giustamente dichiarato che il suo lavoro le piace perché “sempre diverso nei soggetti da illustrare ma anche negli effetti pittorici da ricercare e sperimentare ogni volta”.

Sul web si trova il suo sito ufficiale (lodevolmente trilingue), un suo blog e la voce di Wikipedia, ma anche schede complete di biografia, pubblicazioni, immagini e gadget esclusivi con le sue creazioni, stampabili e realizzabili in casa.

Da una mostra antologica del 2007 è stata realizzato un profilo aggiornato in pdf, ben fatto e interessante. Un'altra esposizione è attualmente in corso al centro culturale Skerk di Ternova Piccola (TS).

Il suo “realismo magico” coinvolge bambini di ogni Paese, ma anche gli adulti non mancano di rimanere ipnotizzati da tante sue realizzazioni. Perché “il bambino è padre dell’adulto” (frase a effetto, ma vera, del celebre psicanalista René Spitz).

martedì 19 aprile 2011

Domenico Rosa (1958)

Da 25 anni celebre per le sue illustrazioni dalla ribalta del quotidiano confindustriale Il Sole 24 Ore (qui accanto l’immagine “Carta velina” che affiancava, palesemente ribaltata rispetto all'originale come si vede dalla firma dell'autore, la lettera al direttore Gianni Riotta lo scorso 23 novembre 2010), è anche giornalista e gli capita di scrivere di illustrazione, grafica e fumetto: qui trovate una sua bella intervista a Lorenzo Mattotti e qui un'altra (per giunta filmata) al talentuoso inglese Dave McKean.

Oltre a collaborazioni con Rizzoli, Mondadori, Touring Club e a curare l’immagine e la grafica del Matita Film Festival, lavora anche all'estero con Courrier International e Der Spiegel. Fino a poche settimane fa, suoi dipinti erano in mostra alla galleria milanese Nuages, naturale espansione del volume illustrato per la raffinata casa editrice di Cristina Taverna, da cui è emerso un suo gustoso ritratto (purtroppo soltanto scritto) di Tullio Pericoli.

In Rete si trovano sue interviste più o meno lunghe, compresa una scaricabile da MU6, la rivista dei musei abruzzesi. Curiose anche alcune vignette per il trentennale dalla conquista della luna.

Come ha detto lui stesso, alcuni illustratori “in qualche misterioso modo anticipano un suono che ancora avevo in gola, che stavo cercando senza trovarlo”. Ci sembra la migliore descrizione delle emozioni che anche questo blog cerca sommessamente di raccontare.

lunedì 18 aprile 2011

Elisabetta Decontardi (1973)

Fumettista e illustratrice, lavora da oltre dieci anni e stupisce ancor oggi per essere un’assoluta autodidatta, non avendo fatto alcuna scuola di disegno o artistica. Nel 2001 crea la spiritosa striscia InkSpinster (vera e propria “zitella d’inchiostro”) che fin dalla prima pubblicazione di due anni dopo le dà subito notorietà.


Collabora con riviste come La Testata e Hzine, oltre a siti web come Apogeonline e la celebre Smemoranda di Gino & Michele, nonché firmare illustrazioni per volumi nel catalogo EL di Einaudi Ragazzi: qui accanto la sua rilettura dei classici vigili del fuoco intenti a salvare alcuni gattini sull’albero.


Nell'ottobre 2004 ha vinto il VI concorso nazionale di fumetto indetto dalla PAN Distribuzione e l’associazione Nuvoloso in occasione del festival Lucca Comics & Games che l’hanno portata a conoscenza di un pubblico più vasto, a cui hanno fatto seguito alcune antologie per la genovese GRRRžetic Editrice.


Oltre al sito ufficiale (comprese le sue notizie aggiornate), un’abbozzo di scheda su Wikipedia e una più completa altrove, su Internet si trovano già parecchi suoi riferimenti, come la segnalazione di Michele R. Serra su Linus più diverse sue interviste che permettono di conoscerla meglio.


Negli ultimi anni io stesso ho spinto per candidarla ai prestigiosi Premi Micheluzzi del Napoli Comicon (nel 2009 ha anche vinto), ma come si dice in questi casi “il limite è il cielo”: l’impressione è che, se l’autrice non si siede sugli allori, le sorprese non siano finite...

mercoledì 6 aprile 2011

Anselmo Ballester (1897-1974)

Pittore e cartellonista della prima ora, respira l’arte e l’attività del padre Federico (“pittore di origine spagnola”, come recita Wikipedia) e dopo l'Accademia di Belle Arti a Roma si specializza nella comunicazione cinematografica – senza trascurare la pubblicità in senso stretto e a rare puntate nella politica – realizzando in oltre quarant’anni migliaia di manifesti e locandine di ogni formato per le più importanti case di produzione in Italia e Stati Uniti: qui accanto il disegno originale per il manifesto del film La terra contro i dischi volanti, del 1956.

Negli anni Venti si associa in particolare nella B.C.M. con i colleghi Alfredo Capitani e Luigi Martinati, lavorando pressoché senza interruzioni fino agli inizi degli anni Sessanta. Richiestissimo dai collezionisti anche per la sua indubbia bravura, giusto un anno fa è stato oggetto di una retrospettiva dalla casa d’aste Bloomsbury.


Sul web si trovano con facilità diverse sue opere, anche grazie al sito del nipote Claudio Procesi... ma anche nel suo caso, a parte l’immancabile presenza in alcuni testi collettivi sull’arte dei cartellonisti italiani e un paio di testi specialistici (uno dell’università di Caracas nel 1979 e uno di quella di Parma nel 1981, più il catalogo di una mostra mostra curata dall'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano nel 2003), manca una monografia sul suo lavoro a tratti davvero smagliante. Riusciremo a leggerne (e soprattutto a vederne) una, prima o poi?