Ideatore di costumi per locali come il Folies Bergère e il Casino de Paris (nonché celebrità come Joséphine Baker), raggiunge anche luoghi d’eccellenza come il Teatro alla Scala di Milano e il Maggio Musicale Fiorentino, con i saloni parigini e la Biennale di Venezia che si contendono esposizioni di suoi originali realizzati per preziosissime edizioni di fiabe e capolavori della letteratura di ogni tempo.
Su Internet ci sono un paio di voci enciclopediche su Wikipedia (in francese e inglese) e Fashion Model Directory, ma soprattutto si rintracciano agevolmente sue opere (anche piccanti) che davvero mozzano il fiato, perfino accompagnate dalla musica di Brahms...
Chi vuol approfondire la goduria visiva può cercare la monografia su “illustrazione, moda e teatro” di Cristina Nuzzi edita da Franco Maria Ricci nel 1979 e il catalogo per una mostra di dieci anni dopo curata a Parma da Giuliano Ercoli, che ha poi raccolto le sue memorie Da Montemurlo a Parigi per Media Edizioni nel 1990 e un’antologia trilingue di sue illustrazioni “galanti” (dal 1930 alla scomparsa) per Glittering Images nel 1992. Eppure resta ancora molto da esplorare...
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