“La più grande fumettista italiana di tutti i tempi” (come non ho affatto esagerato aprendo sei mesi fa una sua intervista su Fumo di China) è in realtà una vera cornucopia multimediale, cresciuta come redattrice al Corriere dei Piccoli, dopo aver scoperto il giovanissimo Tiziano Sclavi e prima di presiedere per tre anni l'Associazione Illustratori, insignita del prestigioso premio Andersen come miglior autore nel 1987, con una menzione speciale alla carriera nel 2001 e illustratrice nel 2006 del miglior libro di divulgazione L'universo di Margherita.
Per sua stessa ammissione, è difficile anche solo fare un elenco delle sue opere (qui accanto un suo disegno del 1962): la voce riportata da Wikipedia è quasi reticente, per una volta superata in estensione dal vero e proprio database della Fondazione Fossati e inserita (caso più unico che raro, per un’italiana) nella Comiclopedia della storica fumetteria olandese Lambiek.
La sua opera più longeva – che dimostra quanto l’età anagrafica possa essere del tutto relativa – è la meravigliosa Stefi, sopravvissuta alla scomparsa del “Corrierino”, da oltre un decennio appuntamento satirico-sapienziale del martedì sul Corriere della Sera (oltre che dal 1997 sulla celebre agenda Smemoranda), titolare di un sito web, una recente antologia e un’intelligente serie animata, oltre a una mostra multilingue itinerante dallo scorso febbraio (con fugace apparizione alla conferenza stampa di Voghera). Si ricorda anche la sua gustosa incursione in campo pubblicitario con i celebri spot che nel 1982 vedono il debutto del “Piemmebi”, il piccolo mugnaio bianco che nella realtà riceve montagne di lettere dai piccoli telespettatori e due anni dopo deborda in scatole e oggetti promozionali.
1 commento:
grazie :o)
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