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domenica 21 dicembre 2014

Iacopo Bruno (1964)

Illustratore spezzino di smagliante bravura e gusto raffinato, dopo il diploma al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 1989 si trasferisce a Roma e comincia a collaborare con Mondadori illustrando le collane di Urania, Gialli e le copertine dei classici di Isaac Asimov. 

Dopo le partecipazioni al concorso internazionale di illustrazione della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna nel 1996 e 2000 (che, vale la pena ricordarlo, è la più importante al mondo nel settore), nel 2009 apre a Milano lo studio specializzato in grafica editoriale, illustrazione e tipografia TheWorld of DOT insieme alla moglie Francesca Leoneschi, art director per Rizzoli e con esperienza decennale (come senior designer in Mondadori e art director nel 2008 presso Mucca Design a New York), attraverso cui collabora con le più importanti case editrici italiane: a tuttoggi, le sue illustrazioni sono state pubblicate su oltre 400 titoli in Italia e all’estero. 

Da tempo sviluppa e realizza progetti editoriali per ragazzi, in particolare dopo il successo per Il Battello a Vapore della serie di Ulysses Moore e poi di Century e Criptoanimali... (fra cui anche il romanzo con la copertina qui sopra) oltre alla direzione artistica dei progetti editoriali di Atlantyca Entertainment, sempre più spesso i volumi di gialli allegati al Corriere della Sera (di Giorgio Scerbanenco, Patricia Highsmith e Agatha Christie fra gli altri) e al nuovo design della collana Carta Bianca per Edizioni EL.

Nel 2013 la Society of Illustrators di New York include il suo lavoro per Scary Tales di James Preller fra i cento libri meglio disegnati dell’anno e il 2015 lo vedrà esordire come autore in prima persona di un libro illustrato per l’infanzia (che visto il suo talento si annuncia imperdibile).

Sue opere si trovano nel sito dello studio, nel blog ufficiale, su Facebook e LinkedIn, ma non è raro trovare suoi ottimi profili curati da blogger e riviste anche stranieri, comprese interviste in inglese e significativi booktrailer. Ma soprattutto segnaliamo l’istruttiva chiacchierata sul suo lavoro (in particolare per i romanzi di Neil Gaiman) condotta da Mario Pasqualotto al festival di Lucca Comics & Games 2010.

Come sempre, l’eccellenza italiana esiste anche se nel mondo di oggi bisogna saper cercare: ma la forza e l’evidenza del lavoro di Bruno sono fra le nostre gioie più significative degli ultimi anni.

venerdì 8 febbraio 2013

Michele Tranquillini (1962)

Illustratore e graphic designer con esperienza decennale da art director in McCann-Erickson (dove ha curato campagne pubblicitarie stampa e TV, tra gli altri per Algida, McDonald’s, Coca-Cola, L’Oreal, Findus, Levi’s, Yomo), nel 1995 ha aperto un suo studio, studiando cinema alla New York University e partecipando a workshop di calligrafia con l’Associazione Calligrafica Italiana. Collabora da tempo con studi di design, riviste (come l’allegato mensile I viaggi del Sole) e quotidiani (in particolare il Corriere della Sera), realizzando mappe e reportage di viaggio illustrati (le immagini per cui è più noto), ma anche schizzi architettonici, a volte raccolti in volume come per gli oltre mille layout e vedute di Un giorno a Milano (Cartacanta 1999) scritto da Raffaella Rietmann.

Collabora regolarmente con Ultratravel (inserto del Daily Telegraph) e Traveller UK per Condè Nast, nonché il Fondo per l’Ambiente Italiano. Di lui ricordiamo con piacere anche La mappa (molto affollata) dei Mondiali (DeAgostini 2010) realizzata con il brillante Walter Fontana (e per questo intervistati da uno splendido falso Alain Elkann su Rai 3) e la partecipazione alla mostra collettiva “Fantastiche matite” a Seregno (MI), replicata lo scorso ottobre, oltre alla bella personale al Festival dell’Illustrazione di Pavia nel 2008.

Oltre a un bellissimo blog ufficiale, la sua pagina Facebook e un album Flickr, può capitare di trovarlo a passeggio per la “sua” Milano d’adozione (è nato a Trento), dove pochi giorni fa ha presentato una linea di “pensieri da indossare”, da cui abbiamo tratto l’immagine di apertura.

Come ha scritto Roberto Denti nel 2005, “le illustrazioni di Michele Tranquillini impongono la loro efficacia espressiva attraverso un insolito impasto di linee di rara efficacia compositiva. Se l’emozione visiva è data dalla percezione essenziale dell’immagine ci si rende poi conto che questo effetto è dato dai tratti minuziosi con i quali essa è costruita, tratti che sempre si fondono in una sorprendente intuizione complessiva”. E non è tutto: oggi come non mai, l’illustrazione ha mille rivoli insospettabili...