Iela ha poi proseguito da sola, creando e illustrando titoli che, come Il palloncino rosso (1967), L’albero (1973), L'uovo e la gallina (1978), sono tuttora pubblicati in Francia e Germania Spagna e Portogallo, Gran Bretagna e Giappone, Corea e Taiwan. In Italia sono oggi disponibili nel catalogo di Babalibri, da lei fondata con la figlia Francesca per riproporre al sonnecchiante mercato italiano capolavorissimi come Nel Paese dei mostri selvaggi (1963) dell’immenso Maurice Sendak, impossibile non citare essendo scomparso tre giorni fa.
Nel cinquantesimo del suo primo libro, due anni fa la bolognese Salaborsa ha organizzato una mostra giunta anche a Milano e a Roma, dal cui catalogo è disponibile un bel testo di Andrea Rauch sul blog della casa editrice Prìncipi & Princípi nata dal suo studio.
Oltre alla voce nella Wikipedia francese (che però sbaglia l’anno di nascita, in realtà lo stesso della nostra amata Grazia Nidasio), sul web si trova qualche analisi del suo lavoro, anche su pagine straniere ma sempre affascinanti dato che mostrano le sue opere, compresi filmati, libri sfogliabili in quattro lingue e una lettura in spagnolo (anzi, castigliano).
Il suo lavoro più recente è Il paesaggio infinito, 16 cartoline realizzate nel 1988 e qui ampiamente rappresentate, che come si vede possono essere diversamente combinate per creare nuovi, splendidi scenari e stimolare l’immaginazione. Perché la grande arte apre sempre nuovi spazi: nel nostro piccolissimo, anche questo spazio vuole dare il suo umile contributo per moltiplicare emozioni e conoscenze.
Purtroppo, prosegue qui...
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