domenica 16 ottobre 2011

Paolo Samarelli (1949)

Nato e residente da sempre a Roma, si è messo in mostra giovanissimo nel quotidiano Paese Sera dal 1979 al 1983 (“Primo giorno di lavoro: Vieni qui verso le 5,30 che lavori all’edizione del pomeriggio. Poi si lavorava però anche per quella del mattino”), ma a molti è noto soprattutto per i suoi disegni che dai tempi pre-Internet ricostruiscono le azioni da gol sull’esempio del pioniere Carmelo Silva (1930-1996): ha lavorato con Paolo Valenti a 90° minuto, quando tra primo e secondo tempo mostrava ai telespettatori il gol più bello o significativo (“A volte con tempo di realizzazione 5 minuti per un cartello a colori... però, privilegio raro, vedevo tutte le partite in diretta”) e al Guerin Sportivo diretto da Italo Cucci tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta.

Sarebbe però ingiusto ricordare Paolo soltanto per quella che, nel (ex?) Bel Paese, è giocoforza la sua attività più nota... anche se si parla insistentemente di una mostra dedicata all'intera sua carriera (probabilmente entro l'anno: incrociamo le dita!). Sulla Rete si trovano ad esempio traccia delle sue illustrazioni per un bel libro del 2008 in favore del ramo italiano dell’associazione EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, “desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari”), come del giallo a puntate proposto nel 2004 su la Repubblica, da cui abbiamo tratto l'immagine qui sopra.

In particolare, da diversi anni Samarelli è caposervizio grafici per il quotidiano romano dove, con stile raffinato e sapiente (perché invisibile) supporto del computer, racconta con l’infografica ormai indispensabile fatti di cronaca e argomenti d’attualità. Un lavoro tutt’altro che facile e a continuo rischio morboso (il plastico di Porta a porta insegna...), appassionatamente seguito dai suoi fan dello spazio Pazzo Per Repubblica, a cui lo stesso artista regala a volte delle gustosissime chicche.

Come ha scritto l’immenso Gianni Rodari, “Se io fossi un professore di geometria, credo che imposterei il mio insegnamento sulle ‘disegnate’ di Paolo Samarelli”. Come dargli torto?

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